..se rinasco voglio essere un mestolo!

..ho sempre pensato che la nostra vita vada fatta bollire a fuoco lento per tante, tante, tante ore per poter estrarre tutta la sostanza che vi è dentro..che di ogni persona e situazione occorre assaggiarne il sapore prima di poter dire "non mi piace"...che la cucina è cio che sei stato, che sei e che sarai, la cucina è arte, è parte, è tarte, è marte a volte...la cucina è pazzia, la cucina è in me, quando mangio, quando leggo, quando viaggio, quando sogno...se rinasco voglio essere un mestolo!















giovedì 20 ottobre 2011

TORTINI AL CIOCCOLATO CON CUORE FONDENTE




INGREDIENTI:

500 GR CIOCCOLATO fondente
10 UOVA
200 GR ZUCCHERO
100 GR FARINA
500 GR BURRO
STAMPINI MONOPORZIONE IN ALLUMINIO (20 CIRCA)


PROCEDIMENTO:

lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente e far sciogliere il cioccolato a bagno maria.
lavorate il burro in una ciotola aggiungendo lo zucchero, il cioccolato fuso e la farina evitando che si formino i grumi. Aggiungete un uovo alla volta mescolando per ottenere un composto liscio e omogeneo. Imburrate e infarinate i pirottini in alluminio. Riempitene solo fino a metà livello con il composto ottenuto.
Chiudete i pirottini con gli appositi coperchi in plastica o in assenza, con un foglio di alluminio.
Congelate e all'occorrenza cuoceteli in forno ben caldo a 200°C per 8 min se volete ottenere un cuore fondente o per 10 min per una cottura completa.

VARIANTE ALLA MELAGUSTO

TORTINI AL CIOCCOLATO CON CUORE FONDENTE AFRODISIACO :-)

Realizzate la ricetta sopra descritta, aggiungendo al composto un paio di cucchiaini di peperoncino tritato...secondo un'antica ricetta maya cioccolato e peperoncino è un connubio strepitoso!

buon appetito!!


CURIOSITA':

Per i Maya il peperoncino era un alimento dall'importanza notevole e il cioccolato, o meglio il cacao (xocoatl) ancora di più, a tal punto che uno tra i più importanti dei del pantheon Maya, Ek Chuah, il dio della guerra, è nella cultura Maya il patrono dei coltivatori del cacao. Spesso venivano sacrificati dei cani dipinti con un colore tipico del cacao. I semi del cacao venivano inoltre utilizzati come moneta locale, e con qualche centinaio di semi poteva essere acquistato addirittura uno schiavo. Il cacao veniva donato anche alle vittime sacrificali prima del loro sacrificio come premio e segno di riconoscenza e non poteva mancare nei riti religiosi in offerta agli dei.







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