..se rinasco voglio essere un mestolo!

..ho sempre pensato che la nostra vita vada fatta bollire a fuoco lento per tante, tante, tante ore per poter estrarre tutta la sostanza che vi è dentro..che di ogni persona e situazione occorre assaggiarne il sapore prima di poter dire "non mi piace"...che la cucina è cio che sei stato, che sei e che sarai, la cucina è arte, è parte, è tarte, è marte a volte...la cucina è pazzia, la cucina è in me, quando mangio, quando leggo, quando viaggio, quando sogno...se rinasco voglio essere un mestolo!















venerdì 17 dicembre 2010

LICImenu...niente popo di menu che...


Per una persona un po' pazzarella e sognatrice
dalla tenacia e forza di volontà unica
calamitante e con un sorriso avvolgente
che nella sua originalità ha fatto innamorare
lui, il re dell'allegria, energia e semplicità...
per una coppia speciale un menù speciale
pieno di stelle e magia del bosco...

...

ANTIPASTO:

BACI CHAMPIGNON

INGREDIENTI

funghi champignon 12 teste (di piccole dimensioni)
erba cipollina
rosmarino
pinoli 10 gr
parmigiano reggiano 
robiola 100 gr
panna 75 gr
sale, pepe

PROCEDIMENTO

pulite i funghi e staccate le teste dai gambi.
Preparate la farcia amalgamando panna con la robiola, sale, pepe, parmigiano; aggiungete alla fine pinoli, erba cipollina e rosmarino tutti tritati. Riempite con questa farcia i 6 cappelli di champignon coprendo con i restanti 6 come fossero i baci di dama. 

...

STELLINE DI POLENTA CON GUANCIALE e CARCIOFINi

Prendete un panetto di polenta già pronta, fatene delle fette da 1 cm di spessore, poi con lo stampo per biscotti fate alcune stelline che passerete sulla bistecchiera per farle rosolare su entrambi i lati. Adagiate sopra le fette di guanciale anche a mo' di rosellina e 1/4 di carciofino sott'olio. Servite.

Potete prepararne anche di vari gusti, ad esempio con salsa tartufata, olive nere e verdi tritate, pomodorini conditi con olio e sale...

...

PRIMO PIATTO:

LUMACONI AL FORNO

INGREDIENTI 
pasta speciale "lumaconi"
pomodori pelati
olive nere
mozzarella fresca
parmigiano reggiano
burro
aglio
olio
origano
sale, pepe

PROCEDIMENTO
Cuocere i lumaconi lasciandoli al dente. Nel frattempo preparare il sugo facendo rosolare l'aglio nell'olio, aggiungere le olive tagliate a metà, i pelati spezzettati. Aggiungere sale, pepe e origano e lasciar cuocere per 5 minuti. Condire la pasta con il sugo, foderare una teglia con la carta da forno e disponete la pasta con un filo d'olio cospargendo di mozzarella a pezzetti e parmigiano reggiano. Infornate per 35/40 minuti a 160°C.

...

SECONDO:

PORTAFOGLIO DI MAIALE CON UMIDO DI PATATE
INGREDIENTI
400 gr di patate
2 fette di lonza di maiale
35 gr di fontina
25 gr di sedano
25 gr di cipolla
20 gr di pancetta a fette
aglio, prezzemolo,
burro, sale, pepe

Rosolate per un paio di minuti la cipolla tritata e mezzo spicchio d'aglio in una noce di burro. Togliere l'aglio e unite le foglie di sedano tritate, poi le patate, pelate a pezzetti. Mescolate, unite 300 gr di acqua, salate, e dal bollore cuocete coperto per 10 min.per altri 5 min scoperto. Aggiungete infine una manciata di pepe, un ciuffo di prezzemolo e mezzo spicchio d'aglio tritati. Aprite a libro le fette di carne, battetele leggermente con il batticarne, poi distribuitevi  sopra la fontina a filetti. Ricomponete le fette battendone i bordi con la lamadel coltello per sigillarle ("portafogli") e copritele con la pancetta. Appoggiatele con la pancetta in basso su una padella, cuocetele per 2 minuti, giratele e cuocetele per altri 3 minuti. Servite con le patate.

...

DOLCE:

CROSTATA CON MASCARPONE E GOCCE DI CIOCCOLATO 

cannella 1/2 cucchiaino
Cioccolato gocce 100 gr
10 gr fecola di patate
250 gr mascarpone 
250 di ricotta
2 tuorli
1 bustina di vanillina
200 gr di zucchero
400 gr pastafrolla

PROCEDIMENTO

Per realizzare la crostata con mascarpone e gocce di cioccolato per prima cosa dovete dedicarvi alla preparazione della pasta frolla che sarà la base della vostra torta. 
Nel frattempo imburrate e foderate con della carta forno una teglia del diametro di 22-24 cm. Stendete i 3/4 della pasta frolla con un mattarello e disponetela nella tortiera; tenete da parte la restante pasta frolla che utilizzerete per la guarnizione finale. Cominciate a preparare la crema che vi servirà per il ripieno della torta. In una ciotola versate la ricotta, i tuorli, lo zucchero, la fecola di patate, la vanillina e la cannella.
Amalgamate il tutto con uno sbattitore elettrico e poi aggiungete alla crema ottenuta il mascarpone, le gocce di cioccolato e mescolate il tutto con una spatola. Versate poi la crema all’interno della tortiera. 
Livellate la crema con una spatola e appiattite i bordi di pasta frolla. Con una rotella dentata, ritagliate le strisce di pasta che serviranno a decorare la superficie della crostata (larghe 2 cm circa) e disponetele a intervalli regolari sulla superficie della crostata. fino a formare delle losanghe incrociate. Infornate la crostata con mascarpone e gocce di cioccolato a 180 gradi per 40-50 minuti. Una volta sfornata, spolverizzate la crostata con dello zucchero a velo.

buon appetito!!








giovedì 16 dicembre 2010

ALLA RICERCA DEL REGALO GIUSTO..




Siete in panico per il regalo di Natale da fare alla persona amata o al vostro amico più caro?
Vi do uno spunto...una bella cenetta a lume di candela da regalare a lui o lei...!!!!
Scrivetemi, indicatemi i vostri gusti , le vostre preferenze, il vostro livello di esperienza (scarso, basso, alto, professionale) e io vi invierò un bel menù personalizzato dall'antipasto al dolce per stupire con semplicità ed originalità la persona a voi più cara. Vi darò suggerimenti sull'apparecchiamento e decorazione della tavola...Provate...vedrete che...non c'è Mela che tenga!! ;-)

LENTICCHIA l'ALIMENTO che unisce DUE MONDI



Originaria della Mesopotamia e dell'Asia sud-occidentale, la lenticchia può essere considerata la pianta alimentare più antica. Studi compiuti su reperti fossili attestano la presenza a partire dal 7000 a.C. e più recenti(5500 e 2500 a.C)in Egitto e Turchia.
E' una pianta che resiste alla siccità. Considerato da sempre un alimento nutriente e gustoso, nel Medioevo le lenticchie sostituiscono la carne nelle mense dei più poveri. 
In Occidente l'usanza di consumarle a Capodanno proviene dalla forma di alcune varietà di lenticchie che ricorda  quella delle monete, da qui deriva la consuetudine di prepararle per il cenone del 31 dicembre e offrirle come augurio di prosperità e fortuna. 

Ho trovato per voi una ricetta alternativa alla classica lenticchia di Capodanno e una proveniente dall'Egitto...provatele e mangiate tante lenticchie!




ZUPPA di LENTICCHIE


INGREDIENTI x 4 persone


300 gr lenticchie
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 barattolo di pelati o passata da 1/2 LITRO
olio extravergine di oliva
sale
pane raffermo






PROCEDIMENTO



Versare in una pentola l'olio, la cipolla, il sedano, far soffriggere. Aggiungere il pomodoro, sale e dell'acqua in quantità sufficiente a far cuocere le lenticchie.
A cottura ultimata la zuppa viene versata in una grossa terrina ove precedentemente si è disposto il pane raffermo tagliato a tocchetti.



KUSHARI (piatto tipico egiziano)

INGREDIENTI
1 tazza di lenticchie marroni, 1 tazza di riso, 1 tazza di pasta (ditaloni), 2 grosse cipolle tritate, 2 cucchiai di olio, 2 tazze di salsa di pomodoro, peperoncino piccante (facoltativo), sale


PREPARAZIONE

Cuocete le lenticchie in acqua bollente salata fino a che siano tenere. Scolatele. Cuocete il riso nell’acqua bollente salata e scolatelo. Cuocete i maccheroni, preferibilmente i ditaloni, scolatela, sciacquatela e scolatela nuovamente. Mettete le lenticchie, il riso e la pasta in una pentola. Friggete le cipolle nell’olio fino a che siano abbastanza dorate, quindi rimuovetele e mettetele su di un foglio di carta assorbente e versate l’olio nel composto di lenticchie. Rimettete la pentola sul fuoco e cuocete per 7/10 minuti, mescolando spesso per evitare che il composto si attacchi al fondo. Servite cospargendo ciascuna porzione con salsa di pomodoro e cipolle fritte. Cospargete anche con peperoncino se desiderato.

La neve CHIama cioccolato..a tutta BIRRA!

Ed eccomi di nuovo qua dopo una lunga pausa, chiamatela se volete blocco dello scrittore...in realtà la mia forte curiosità e dannata voglia di conoscenza mi hanno distratto e mi hanno spinto a seguire delle piccole briciole seminate da altri lungo il mio cammino...ho dato una sbirciatina, ma ora son tornata tra mestoli, padelle e fornelli per omaggiare ancora una volta una delle cose più appassionanti della nostra vita...la buona cucina.

Al mio risveglio ho tolto la coperta soffice e calda del lettone per tuffarmi in quella soffice e gelida della neve oltre la finestra..e così ho pensato che non c'è niente di meglio per scaldarsi di una buona ricetta al cioccolato...


TORTA AL CIOCCOLATO (tipo Sacher)

ingredienti:

250 gr di burro
250 gr di zucchero al velo
5 uova
80 gr di cacao amaro
250 gr di cioccolato fondente
1 bustina di mandorle
1 bustina di nocciole
marmellata di albicocche

Procedimento:

Lasciare il burro a temperatura ambiente per farlo ammorbidire. Con lo sabttitore montarlo bene con lo zucchero, aggiungere il cioccolato fuso freddo, il cacao e i tuorli uno ad uno sempre mescolando. Aggiungere le mandorle e nocciole tritate. Montare gli albumi, con un pizzico di sale, a neve ferma e incorporarli delicatamente al composto. Infornare a 160 ° C  per 30/40 minuti.


Quale amante delle birre scure vi propongo un abbinamento interessante con la torta di cioccolato.

 Ray Daniels, portavoce della Brewer Associations spiega che alcue tipologie di birra possono accompagnare ottimamente dessert sostituendo in grande stile il caffè.
Un esempio sono le Porter inglesi e Stout che sono prodotte utilizzando orzo scuro torrefatto e malti altamente tostati che forniscono sapori intensi somiglianti al caffè tostato, che si abbinano bene con quasi tutto il cioccolato. 


E c'è chi si diletta nella produzione artigianale della birra come Sebastian ed i suoi amici...la notizia ci arriva direttamente dalla capitale tedesca...lo scopo di questo gruppo di studenti di Berlino è quello di sfruttare ingredienti e risorse locali e quindi realizzare un guadagno tale da poter permettere successivi investimenti e supportare progetti scolastici e attività sportive al fine di migliorare la qualità di vita del loro “kiez” (quartiere) . Da qui nasce il marchio "Quartiermeister"


fonte: XL La Repubblica dic 2010/gen 2011

mercoledì 1 dicembre 2010

LA NEVE PORTA SEMPRE BELLE COSE..


Siiii!! E' arrivato! Oggi 30 novembre è arrivato il libro che stavo tanto aspettando!! "Mastering the art of French Cooking!!" scritto da Julia Child, Louisette Bertholle e Simone Beck...sono così presa dall'entusiasmo che lo leggerei tutto subito...ma no, devo resistere. Questo magico ricettario va assaporato lentamente, come fosse un piatto di "Boeuf à la Bourguignonne". La copertina con quel tocco di arancione è già molto calda e accogliente, sullo sfondo la carta da parati con tema il giglio francese che rappresenta il Lilium candidum detto per questo "Giglio di San Luigi". Ben 670 pagine di storia, storia della cucina francese, storia di vita di Julia Child, di una donna che ha dato tanto per la cucina, che si è fatta valere in mezzo agli chef uomini, storia di un amore, di una coppia che ha condiviso ogni piccola emozione fino alla grande soddisfazione di veder pubblicato il libro con successo. Questo libro è storia e lo sarà sempre per me. Lo sfoglio, velocemente, carta riciclata ma liscia, leggera, pagine veloci, brillanti, lo avvicino al naso...l'odore mi fa ritornare a 15 anni fa, quando andavo al mare in treno a Palombina, con Giulia e Maria Chiara e nello zaino il mio "giallo" del mese o un numero di Dylan Dog..stessa carta, stesso profumo. Vado a dormire con questi bei ricordi, e con la speranza che questo libro mi guidi verso la bellezza e la semplicità delle cose come nella cucina francese.

venerdì 26 novembre 2010

PAVESE...UNA ZUPPA..DA POESIA!!





Tu non sai le colline


dove si è sparso il sangue.


Tutti quanti fuggimmo


tutti quanti gettammo


l'arma e il nome. Una donna


ci guardava fuggire.

Uno solo di noi

si fermò a pugno chiuso,

vide il cielo vuoto,

chinò il capo e morì

sotto il muro, tacendo.

Ora è un cencio di sangue

e il suo nome. Una donna

ci aspetta alle colline.



9 novembre 1945


Cesare Pavese


in memore del grande poeta italiano...
un piatto semplice preparato con pochi ingredienti, anche se in tempo di guerra sarebbe stata una vera e propria chicca...

ZUPPA PAVESE

INGREDIENTI
4 fette di pane raffermo
200 gr sedano
200 gr carota
200 gr cipolla
200 gr finocchio
80 gr parmigiano
4 uova
olio extravergine
sale, pepe

PROCEDIMENTO
Tagliate a dadini le verdure, rosolatele velocemente nell'olio, salatele, pepatele e bagnatele con circa 2 litri d'acqua. 
Portate a bollore e lasciate cuocere per circa 30°C. Tostate il pane, suddividetelo nel fondo di ciascun piatto, sgusciatevi sopra l'uovo, che deve essere freschissimo, e cospargete ogni porzione con il formaggio grattugiato. Filtrate il brodo ormai pronto, riportatene a bollore un litro e versatelo nei piatti; il calore darà consistenza all'albume lasciando il tuorlo fluido.


Secondo la tradizione, la ricetta ebbe origine da un episodio che vide protagonista Francesco I di Francia il quale, durante la battaglia di Pavia, fu fatto prigioniero e subito dopo condotto presso una cascina vicina per rifocillarsi (Cascina Repentita).
La leggenda narra che la contadina, presa alla sprovvista, non trovò di meglio che servire all’illustre ospite una zuppa composta da ciò che aveva al momento disponibile, inventando quindi la famosa zuppa.
Francesco I di Francia, tornato in patria dopo un anno di prigionia, introdusse a corte questa zuppa che ebbe un tale successo da divenire ben presto una celebre pietanza destinata a fama secolare.

C'hai lo pà e le legne? Lassa che négne.


Se hai il pane e la legna, lascia che nevichi. (Proverbio di Macerata)
Eh sì! E' proprio vero, fuori può anche nevicare ma se abbiamo da mangiare non ci serve altro.
Con questa giornata "a matto", sole, vento, grandine, poggia, neve...tutte l'ha fatte...se per qualche motivo siete rimasti bloccati in casa e non avete il pane, potete sempre provare a farlo con le vostre mani...
ricetta per una PAGNOTTA DI GRANO DURO
INGREDIENTI
250 gr farina per pizza
30 gr lievito di birra
10 gr malto
150 gr di acqua
PROCEDIMENTO
Per una pagnotta da 800 gr sbriciolate 30 gr di lievito di birra ed unitelo a 250 gr di farina speciale per pizza; aggiungete 10 gr di malto di grano (se non lo avete potete sostituirlo con lo zucchero) e 150 gr di acqua.
Lavorate gli ingredienti tirando l'impasto e raccogliendolo a palla, finché non sarà omogeneo e liscio.
Ponete il "panetto" ottenuto in un'ampia ciotola, copritela con un canovaccio bagnato e strizzato e lasciatelo lievitare per 45 minuti a 28°C circa.
Trascorso questo tempo impastate il panetto con 50 gr di farina speciale, 200 gr di farina di grano duro, 10 gr di olio extravergine e 120 gr di acqua, nella quale avrete sciolto 12 gr di sale. Potete lavorare a mano o con l'impastatrice. Coprite il nuovo impasto con il canovaccio e fatelo lievitare per altri 45 minuti a 28°C. Alla fine sgonfiatelo lavorandolo a mano per pochi istanti.
Foderate una grande ciotola con un canovaccio asciutto, spolverizzatelo con farina, adagiatevi l'impasto, copritelo con il canovaccio umido e lasciate lievitare finché non si sarà triplicato di volume.
Una volta avvenuta la lievitazione, ribaltatelo ponendolo in una teglia coperta con carta da forno e infornatelo a 170-180°C per 45 min circa. 
Fate raffreddare la pagnotta prima di affettare e consumarla.
Buon ascolto...emmmh volevo dire buon appetito!

mercoledì 24 novembre 2010

I PROGRESSI DELLA CHIMICA BUONA...E COME SODDISFARE LA FAME CHIMICA

Oggi mi sono imbattuta in un curioso articolo che parlava di piatti biodegradabili, così ho cominciato a fare un po' di ricerche...

Mater-Bi che non è affatto il titolo di una preghiera, :-) bensì una famiglia di bioplastiche brevettate e commercializzate dalla Novamont. Per realizzare il Mater-Bi® si utilizza componenti vegetali, come l'amido di mais, grano e patata. Si presenta in forma di granuli e può essere lavorato secondo le più comuni tecnologie di trasformazione delle materie plastiche, per realizzare prodotti dalle caratteristiche analoghe o migliori rispetto alle plastiche tradizionali, ma perfettamente biodegradabili e compostabili.

Come amante del design e della bella presentazione dei cibi, non ho potuto fare a meno di dare una sbirciatina alla nuova collezione...il design è di altissimo livello e hanno delle ottime qualità:



  1. ridotto peso: 100 piatti tradizionali in ceramica pesano 40Kg, 100 piatti Cloe pesano 5 Kg. 
  2. resistono agli urti
  3. possono essere riutilizzati dopo il lavaggio in lavastoviglie fino a 3 volte con temperature inferiori a 60°C
  4. a fine vita vengono smaltiti con il rifiuto organico
in sostanza, anche voi maschietti potrete finalmente portare a tavola i piatti con il minimo sforzo, evitando di romperli, non dovrete lavarli a mano e non dovrete telefonare alle vostre mogli per sapere in quale colore della raccolta differenziata buttarlo. 



se volete farvi un'idea:
http://www.zoes.it/it/content/blog/eco-inn-e-novamont-lanciano-cloe-nuova-linea-stoviglie-biodegradabili-e-compostabili-ma


Curiosità:
Il Mater-Bi è stato oggetto di utilizzo per realizzare un costume teatrale

E una ricettina veloce veloce per la vostra cenetta?


CROSTINI SALSICCIA E STRACCHINO


INGREDIENTI
pane
stracchino
salsiccia fresca


PROCEDIMENTO
in una ciotola amalgamate lo stracchino e la salsiccia fresca schiacciandola con una forchetta. Spalmate il composto sulle fette di pane, posizionatele sulla griglia del forno con la carta da forno e mettetele sotto il grill finchè non si sarà colorita la salsiccia.


domenica 21 novembre 2010

salmONE al SESamo e CHIcCHI di MELAgrana

INGREDIENTI
trancio di salmone
semi di sesamo
chicchi di melagrana
olio
limone
sale
pepe bianco

PROCEDIMENTO
Far scaldare bene una bistecchiera antiaderente.
Nel frattempo rotolare il trancio di salmone nel semini di sesamo facendoli attaccare bene su tutte e due le superfici. Adagiatelo sulla bistecchiera e cuocete prima su di un lato a fuoco basso per almeno 5 minuti. Intanto preparate un intingolo con olio, succo di 1 limone, sale e pepe.
Girate il trancio e fate cuocere l'altro lato per altri 5 minuti.
Impiattate, versate l'intingolo e i chicchi di melagrana, che con un tocco di colore e quel gusto asprigno darà un pizzico di freschezza alla carne un po' grassa e stoppacciosa del salmone.

pANNA CotTA al CIOCCOlato...CORBEZZOLI!!



INGREDIENTI
250 gr latte
250 gr panna fresca
200 gr cioccolato fondente
4 cucchiai di zucchero
3 fogli di gelatina
frutta fresca e decorazioni secondo la vostra fantasia


PROCEDIMENTO
Far bollire latte, panna e zucchero. Nel frattempo tritare il cioccolato e mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda. Fate sciogliere il cioccolato nel latte. Aggiungete la gelatina scolata e strizzata e mescolate. Foderate degli stampi in alluminio con la pellicola trasparente. Se avete gli stampi in silicone non occorre foderarli. Versate il composto negli stampi e fate freddare per 2/3 ore.
Impiattare e decorare a piacere con frutta fresca, palline di zucchero, granella di nocciole o salsa alla vaniglia.
Se avete una mamma che si diletta a coltivare piante da frutto in terrazza come la mia potete sbizzarrirvi anche con dei....CORBEZZOLI!!!!!!!!!

giovedì 18 novembre 2010

JULIA CHILD MANIA

Quest'oggi febbre incurabile da perfezione....
dopo numerosi tentativi di distrazione sommersa da foglietti di ricette e libri di cucina, cedetti, sfinita, alla potenza sovrannaturale della cucina francese...per meglio curarmi capii di aver bisogno di conoscere tutte le armi e le mosse del nemico, cosicchè mi giunse in soccorso Amazon.fr ...quel santone ha sempre una medicina miracolosa nascosta nella manica...riuscì a rifilarmi ciò di cui avevo bisogno, con pagamento anticipato..."Mastering the art of french cooking"
Ora dovrò attendere il mio elisir di 700 pagg con migliaia di ricette francesi..in inglese...la guarigione non è immediata! hihi..ma tanto per rimanere in tema...la tigna è mezzo pane!

DAL REGNO DEI MORTI....FAVE E RISATE!!



INGREDIENTI
2 UOVA
300 gr farina
300 gr zucchero
200 gr mandorle
1 fialetta aroma alle mandorle
cannella in polvere
1/2 cucchiaio di bicarbonato
40 gr di burro
la buccia grattugiata di 1 limone

PROCEDIMENTO

Sbattete le uova con lo zucchero e montatele bene, aggiungete la buccia grattugiata del limone, la cannella e il burro sciolto e raffreddato. Tritate le mandorle. Potete usare anche un coltello ma devono essere triturate molto fini. Mescolare e aggiungere sempre mescolando la farina, il bicarbonato, le mandorle e la fialetta. Quando l'impasto sarà omogeneo e un po' appicicoso, formate delle palline, che potrete schiacciare un po' o dargli una forma ovale come quella delle fave. Disponetele su di una placca da forno ben distanziati tra loro e cuocete per 20 min circa a 155°C.

Vi consiglio di accompagnare le fave con un buon Vinsanto della Toscana o se siete più "smielosi", uno Zibibbo della Sicilia...


CURIOSITA'

L'origine di questo dolce è legata all'usanza vecchia di secoli, per lo meno in alcune zone d'Italia, come nelle Marche, di consumare fave nelle “merende” che si tenevano tra i parenti del defunto immediatamente dopo il funerale.
Secondo una tradizione antichissima, le fave costituivano un mezzo di comunicazione diretto tra l'Ade - il mondo dei morti, collocato fisicamente nelle profondità terrestri - ed il mondo dei vivi. Ciò è probabilmente spiegabile con il colore del fiore, che è bianco maculato di nero. Il nero, simbolo del mistero, è molto raro tra i vegetali. Le macchie, inoltre, sembra che siano disposte a forma di "tau" greca, la prima lettera di "tanatos", che significa morte.
Erano considerate in grado di trasferire negli esseri viventi le anime dei morti: per questo motivo - per la loro facoltà di costituire, cioè, il tramite tra i defunti ed i vivi - esse erano presenti nelle cerimonie funebri in Grecia, in Egitto, a Roma e perfino in India ed in Perù.
In questo modo le “fave dei morti” costituivano una sorta di inconsapevole comunione tra vivi e defunti e quasi uno scambio materiale tra mondo terreno e regno dei morti...


ed ora fatevi due risate con Ade il dio dei morti nel fantastico capolavoro della Walt Disney "Hercules"....

VI FARA' MORIRE DAL RIDERE!! Wahahahahahhhahahah!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=9qDW2SPoL84&feature=related

SEMPRE AVANTI VERSO L'INFERNO



Nel mezzo del cammin di nostra vita
 mi ritrovai per una selva oscura
 ché la diritta via era smarrita.

 Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
 esta selva selvaggia e aspra e forte
 che nel pensier rinova la paura!

 Tant'è amara che poco è più
morte
;
 ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
 dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.


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Vi dirò che "La Divina Commedia" interpretata e rappresentata dall'artista spagnolo Salvador Dalì è in mostra al Museo Dinamico del Laterizio e delle Terracotte a Marsciano (PG)a partire dal 27 novembre... 


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Vi dirò ch'io scorsi la ricetta della salsa infernale...


INGREDIENTI

4 pomodori medi
15 gr di coriandolo fresco
1/2 cipolla
succo di limone
4 peperoncini freschi
sale

PROCEDIMENTO

Lavate i pomodori e tagliateli a dadini.
Lavate e tritate il coriandolo e la cipolla.
Tagliate i peperoncini freschi a pezzetti, eliminando i semi.
In una terrina unite tutti gli ingredienti e condite con un cucchiaio di succo di limone e sale.

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Vi dirò ancora, ascoltate codesto uomo, ch'io tanto ammiro...


http://www.youtube.com/watch?v=zvCCnethxOs&feature=related



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