Ed eccomi di nuovo qua dopo una lunga pausa, chiamatela se volete blocco dello scrittore...in realtà la mia forte curiosità e dannata voglia di conoscenza mi hanno distratto e mi hanno spinto a seguire delle piccole briciole seminate da altri lungo il mio cammino...ho dato una sbirciatina, ma ora son tornata tra mestoli, padelle e fornelli per omaggiare ancora una volta una delle cose più appassionanti della nostra vita...la buona cucina.
Al mio risveglio ho tolto la coperta soffice e calda del lettone per tuffarmi in quella soffice e gelida della neve oltre la finestra..e così ho pensato che non c'è niente di meglio per scaldarsi di una buona ricetta al cioccolato...
TORTA AL CIOCCOLATO (tipo Sacher)
ingredienti:
250 gr di burro
250 gr di zucchero al velo
5 uova
80 gr di cacao amaro
250 gr di cioccolato fondente
1 bustina di mandorle
1 bustina di nocciole
marmellata di albicocche
Procedimento:
Lasciare il burro a temperatura ambiente per farlo ammorbidire. Con lo sabttitore montarlo bene con lo zucchero, aggiungere il cioccolato fuso freddo, il cacao e i tuorli uno ad uno sempre mescolando. Aggiungere le mandorle e nocciole tritate. Montare gli albumi, con un pizzico di sale, a neve ferma e incorporarli delicatamente al composto. Infornare a 160 ° C per 30/40 minuti.
Quale amante delle birre scure vi propongo un abbinamento interessante con la torta di cioccolato.
Ray Daniels, portavoce della Brewer Associations spiega che alcue tipologie di birra possono accompagnare ottimamente dessert sostituendo in grande stile il caffè.
Un esempio sono le Porter inglesi e Stout che sono prodotte utilizzando orzo scuro torrefatto e malti altamente tostati che forniscono sapori intensi somiglianti al caffè tostato, che si abbinano bene con quasi tutto il cioccolato.
E c'è chi si diletta nella produzione artigianale della birra come Sebastian ed i suoi amici...la notizia ci arriva direttamente dalla capitale tedesca...lo scopo di questo gruppo di studenti di Berlino è quello di sfruttare ingredienti e risorse locali e quindi realizzare un guadagno tale da poter permettere successivi investimenti e supportare progetti scolastici e attività sportive al fine di migliorare la qualità di vita del loro “kiez” (quartiere) . Da qui nasce il marchio "Quartiermeister"
fonte: XL La Repubblica dic 2010/gen 2011
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