..se rinasco voglio essere un mestolo!

..ho sempre pensato che la nostra vita vada fatta bollire a fuoco lento per tante, tante, tante ore per poter estrarre tutta la sostanza che vi è dentro..che di ogni persona e situazione occorre assaggiarne il sapore prima di poter dire "non mi piace"...che la cucina è cio che sei stato, che sei e che sarai, la cucina è arte, è parte, è tarte, è marte a volte...la cucina è pazzia, la cucina è in me, quando mangio, quando leggo, quando viaggio, quando sogno...se rinasco voglio essere un mestolo!















venerdì 26 novembre 2010

PAVESE...UNA ZUPPA..DA POESIA!!





Tu non sai le colline


dove si è sparso il sangue.


Tutti quanti fuggimmo


tutti quanti gettammo


l'arma e il nome. Una donna


ci guardava fuggire.

Uno solo di noi

si fermò a pugno chiuso,

vide il cielo vuoto,

chinò il capo e morì

sotto il muro, tacendo.

Ora è un cencio di sangue

e il suo nome. Una donna

ci aspetta alle colline.



9 novembre 1945


Cesare Pavese


in memore del grande poeta italiano...
un piatto semplice preparato con pochi ingredienti, anche se in tempo di guerra sarebbe stata una vera e propria chicca...

ZUPPA PAVESE

INGREDIENTI
4 fette di pane raffermo
200 gr sedano
200 gr carota
200 gr cipolla
200 gr finocchio
80 gr parmigiano
4 uova
olio extravergine
sale, pepe

PROCEDIMENTO
Tagliate a dadini le verdure, rosolatele velocemente nell'olio, salatele, pepatele e bagnatele con circa 2 litri d'acqua. 
Portate a bollore e lasciate cuocere per circa 30°C. Tostate il pane, suddividetelo nel fondo di ciascun piatto, sgusciatevi sopra l'uovo, che deve essere freschissimo, e cospargete ogni porzione con il formaggio grattugiato. Filtrate il brodo ormai pronto, riportatene a bollore un litro e versatelo nei piatti; il calore darà consistenza all'albume lasciando il tuorlo fluido.


Secondo la tradizione, la ricetta ebbe origine da un episodio che vide protagonista Francesco I di Francia il quale, durante la battaglia di Pavia, fu fatto prigioniero e subito dopo condotto presso una cascina vicina per rifocillarsi (Cascina Repentita).
La leggenda narra che la contadina, presa alla sprovvista, non trovò di meglio che servire all’illustre ospite una zuppa composta da ciò che aveva al momento disponibile, inventando quindi la famosa zuppa.
Francesco I di Francia, tornato in patria dopo un anno di prigionia, introdusse a corte questa zuppa che ebbe un tale successo da divenire ben presto una celebre pietanza destinata a fama secolare.

C'hai lo pà e le legne? Lassa che négne.


Se hai il pane e la legna, lascia che nevichi. (Proverbio di Macerata)
Eh sì! E' proprio vero, fuori può anche nevicare ma se abbiamo da mangiare non ci serve altro.
Con questa giornata "a matto", sole, vento, grandine, poggia, neve...tutte l'ha fatte...se per qualche motivo siete rimasti bloccati in casa e non avete il pane, potete sempre provare a farlo con le vostre mani...
ricetta per una PAGNOTTA DI GRANO DURO
INGREDIENTI
250 gr farina per pizza
30 gr lievito di birra
10 gr malto
150 gr di acqua
PROCEDIMENTO
Per una pagnotta da 800 gr sbriciolate 30 gr di lievito di birra ed unitelo a 250 gr di farina speciale per pizza; aggiungete 10 gr di malto di grano (se non lo avete potete sostituirlo con lo zucchero) e 150 gr di acqua.
Lavorate gli ingredienti tirando l'impasto e raccogliendolo a palla, finché non sarà omogeneo e liscio.
Ponete il "panetto" ottenuto in un'ampia ciotola, copritela con un canovaccio bagnato e strizzato e lasciatelo lievitare per 45 minuti a 28°C circa.
Trascorso questo tempo impastate il panetto con 50 gr di farina speciale, 200 gr di farina di grano duro, 10 gr di olio extravergine e 120 gr di acqua, nella quale avrete sciolto 12 gr di sale. Potete lavorare a mano o con l'impastatrice. Coprite il nuovo impasto con il canovaccio e fatelo lievitare per altri 45 minuti a 28°C. Alla fine sgonfiatelo lavorandolo a mano per pochi istanti.
Foderate una grande ciotola con un canovaccio asciutto, spolverizzatelo con farina, adagiatevi l'impasto, copritelo con il canovaccio umido e lasciate lievitare finché non si sarà triplicato di volume.
Una volta avvenuta la lievitazione, ribaltatelo ponendolo in una teglia coperta con carta da forno e infornatelo a 170-180°C per 45 min circa. 
Fate raffreddare la pagnotta prima di affettare e consumarla.
Buon ascolto...emmmh volevo dire buon appetito!

mercoledì 24 novembre 2010

I PROGRESSI DELLA CHIMICA BUONA...E COME SODDISFARE LA FAME CHIMICA

Oggi mi sono imbattuta in un curioso articolo che parlava di piatti biodegradabili, così ho cominciato a fare un po' di ricerche...

Mater-Bi che non è affatto il titolo di una preghiera, :-) bensì una famiglia di bioplastiche brevettate e commercializzate dalla Novamont. Per realizzare il Mater-Bi® si utilizza componenti vegetali, come l'amido di mais, grano e patata. Si presenta in forma di granuli e può essere lavorato secondo le più comuni tecnologie di trasformazione delle materie plastiche, per realizzare prodotti dalle caratteristiche analoghe o migliori rispetto alle plastiche tradizionali, ma perfettamente biodegradabili e compostabili.

Come amante del design e della bella presentazione dei cibi, non ho potuto fare a meno di dare una sbirciatina alla nuova collezione...il design è di altissimo livello e hanno delle ottime qualità:



  1. ridotto peso: 100 piatti tradizionali in ceramica pesano 40Kg, 100 piatti Cloe pesano 5 Kg. 
  2. resistono agli urti
  3. possono essere riutilizzati dopo il lavaggio in lavastoviglie fino a 3 volte con temperature inferiori a 60°C
  4. a fine vita vengono smaltiti con il rifiuto organico
in sostanza, anche voi maschietti potrete finalmente portare a tavola i piatti con il minimo sforzo, evitando di romperli, non dovrete lavarli a mano e non dovrete telefonare alle vostre mogli per sapere in quale colore della raccolta differenziata buttarlo. 



se volete farvi un'idea:
http://www.zoes.it/it/content/blog/eco-inn-e-novamont-lanciano-cloe-nuova-linea-stoviglie-biodegradabili-e-compostabili-ma


Curiosità:
Il Mater-Bi è stato oggetto di utilizzo per realizzare un costume teatrale

E una ricettina veloce veloce per la vostra cenetta?


CROSTINI SALSICCIA E STRACCHINO


INGREDIENTI
pane
stracchino
salsiccia fresca


PROCEDIMENTO
in una ciotola amalgamate lo stracchino e la salsiccia fresca schiacciandola con una forchetta. Spalmate il composto sulle fette di pane, posizionatele sulla griglia del forno con la carta da forno e mettetele sotto il grill finchè non si sarà colorita la salsiccia.


domenica 21 novembre 2010

salmONE al SESamo e CHIcCHI di MELAgrana

INGREDIENTI
trancio di salmone
semi di sesamo
chicchi di melagrana
olio
limone
sale
pepe bianco

PROCEDIMENTO
Far scaldare bene una bistecchiera antiaderente.
Nel frattempo rotolare il trancio di salmone nel semini di sesamo facendoli attaccare bene su tutte e due le superfici. Adagiatelo sulla bistecchiera e cuocete prima su di un lato a fuoco basso per almeno 5 minuti. Intanto preparate un intingolo con olio, succo di 1 limone, sale e pepe.
Girate il trancio e fate cuocere l'altro lato per altri 5 minuti.
Impiattate, versate l'intingolo e i chicchi di melagrana, che con un tocco di colore e quel gusto asprigno darà un pizzico di freschezza alla carne un po' grassa e stoppacciosa del salmone.

pANNA CotTA al CIOCCOlato...CORBEZZOLI!!



INGREDIENTI
250 gr latte
250 gr panna fresca
200 gr cioccolato fondente
4 cucchiai di zucchero
3 fogli di gelatina
frutta fresca e decorazioni secondo la vostra fantasia


PROCEDIMENTO
Far bollire latte, panna e zucchero. Nel frattempo tritare il cioccolato e mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda. Fate sciogliere il cioccolato nel latte. Aggiungete la gelatina scolata e strizzata e mescolate. Foderate degli stampi in alluminio con la pellicola trasparente. Se avete gli stampi in silicone non occorre foderarli. Versate il composto negli stampi e fate freddare per 2/3 ore.
Impiattare e decorare a piacere con frutta fresca, palline di zucchero, granella di nocciole o salsa alla vaniglia.
Se avete una mamma che si diletta a coltivare piante da frutto in terrazza come la mia potete sbizzarrirvi anche con dei....CORBEZZOLI!!!!!!!!!

giovedì 18 novembre 2010

JULIA CHILD MANIA

Quest'oggi febbre incurabile da perfezione....
dopo numerosi tentativi di distrazione sommersa da foglietti di ricette e libri di cucina, cedetti, sfinita, alla potenza sovrannaturale della cucina francese...per meglio curarmi capii di aver bisogno di conoscere tutte le armi e le mosse del nemico, cosicchè mi giunse in soccorso Amazon.fr ...quel santone ha sempre una medicina miracolosa nascosta nella manica...riuscì a rifilarmi ciò di cui avevo bisogno, con pagamento anticipato..."Mastering the art of french cooking"
Ora dovrò attendere il mio elisir di 700 pagg con migliaia di ricette francesi..in inglese...la guarigione non è immediata! hihi..ma tanto per rimanere in tema...la tigna è mezzo pane!

DAL REGNO DEI MORTI....FAVE E RISATE!!



INGREDIENTI
2 UOVA
300 gr farina
300 gr zucchero
200 gr mandorle
1 fialetta aroma alle mandorle
cannella in polvere
1/2 cucchiaio di bicarbonato
40 gr di burro
la buccia grattugiata di 1 limone

PROCEDIMENTO

Sbattete le uova con lo zucchero e montatele bene, aggiungete la buccia grattugiata del limone, la cannella e il burro sciolto e raffreddato. Tritate le mandorle. Potete usare anche un coltello ma devono essere triturate molto fini. Mescolare e aggiungere sempre mescolando la farina, il bicarbonato, le mandorle e la fialetta. Quando l'impasto sarà omogeneo e un po' appicicoso, formate delle palline, che potrete schiacciare un po' o dargli una forma ovale come quella delle fave. Disponetele su di una placca da forno ben distanziati tra loro e cuocete per 20 min circa a 155°C.

Vi consiglio di accompagnare le fave con un buon Vinsanto della Toscana o se siete più "smielosi", uno Zibibbo della Sicilia...


CURIOSITA'

L'origine di questo dolce è legata all'usanza vecchia di secoli, per lo meno in alcune zone d'Italia, come nelle Marche, di consumare fave nelle “merende” che si tenevano tra i parenti del defunto immediatamente dopo il funerale.
Secondo una tradizione antichissima, le fave costituivano un mezzo di comunicazione diretto tra l'Ade - il mondo dei morti, collocato fisicamente nelle profondità terrestri - ed il mondo dei vivi. Ciò è probabilmente spiegabile con il colore del fiore, che è bianco maculato di nero. Il nero, simbolo del mistero, è molto raro tra i vegetali. Le macchie, inoltre, sembra che siano disposte a forma di "tau" greca, la prima lettera di "tanatos", che significa morte.
Erano considerate in grado di trasferire negli esseri viventi le anime dei morti: per questo motivo - per la loro facoltà di costituire, cioè, il tramite tra i defunti ed i vivi - esse erano presenti nelle cerimonie funebri in Grecia, in Egitto, a Roma e perfino in India ed in Perù.
In questo modo le “fave dei morti” costituivano una sorta di inconsapevole comunione tra vivi e defunti e quasi uno scambio materiale tra mondo terreno e regno dei morti...


ed ora fatevi due risate con Ade il dio dei morti nel fantastico capolavoro della Walt Disney "Hercules"....

VI FARA' MORIRE DAL RIDERE!! Wahahahahahhhahahah!!!!

http://www.youtube.com/watch?v=9qDW2SPoL84&feature=related

SEMPRE AVANTI VERSO L'INFERNO



Nel mezzo del cammin di nostra vita
 mi ritrovai per una selva oscura
 ché la diritta via era smarrita.

 Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
 esta selva selvaggia e aspra e forte
 che nel pensier rinova la paura!

 Tant'è amara che poco è più
morte
;
 ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
 dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.


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Vi dirò che "La Divina Commedia" interpretata e rappresentata dall'artista spagnolo Salvador Dalì è in mostra al Museo Dinamico del Laterizio e delle Terracotte a Marsciano (PG)a partire dal 27 novembre... 


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Vi dirò ch'io scorsi la ricetta della salsa infernale...


INGREDIENTI

4 pomodori medi
15 gr di coriandolo fresco
1/2 cipolla
succo di limone
4 peperoncini freschi
sale

PROCEDIMENTO

Lavate i pomodori e tagliateli a dadini.
Lavate e tritate il coriandolo e la cipolla.
Tagliate i peperoncini freschi a pezzetti, eliminando i semi.
In una terrina unite tutti gli ingredienti e condite con un cucchiaio di succo di limone e sale.

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Vi dirò ancora, ascoltate codesto uomo, ch'io tanto ammiro...


http://www.youtube.com/watch?v=zvCCnethxOs&feature=related



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mercoledì 17 novembre 2010

OMAGGIO ALLA SALVIA



Oggi stavo preparando una fettina di tacchino per mia figlia,  insaporendola semplicemente con olio, sale, aglio, rosmarino e salvia...da lì mi è venuto lo spunto per rendere omaggio a queste erbe aromatiche.

In particolar modo alla Salvia, che così elegante e semplice alla vista, dona un tocco incredibilmente gustoso ad ogni piatto. La mia curiosità irrefrenabile ha subito scartabellato tutte le fonti in mio possesso...

La Salvia Officinalis nel nome scientifico, Sage in ingelese, Sauge in francese e Salbei in tedesco, ha origini nel bacino del Mar Mediterraneo ma sembra essere largamente utilizzata per aromatizzare carni in quasi tutti i paesi europei..perfino nel Medio Oriente per insaporire il montone. Ma  Basti pensare ai semplicissimi Ravioli burro e Salvia o alle foglie di salvia fritte...mmmh mi viene già l'acquolina in bocca...

Ma la salvia ha anche proprietà eccellenti in campo erboristico...salvia ha la stessa radice del verbo salvare e della parola salus (salvezza, ma anche salute) e per questo i latini le hanno attribuito molte virtù:  la salvia ha efficacia antisettica ed è anche digestiva e calmante.

Secondo un'antica tradizione inoltre la Salvia officinalis può essere utilizzata per curare un'eccessiva sudorazione: si prepara un infuso con la Salvia officinalis e si praticano tamponamenti della zona da trattare.

E' utile inoltre per curare raffreddamenti e mal di gola.
Qui di seguito una ricetta dell'infuso alla Salvia per il vostro mal di gola:

INGREDIENTI PER UNA TAZZA DI TISANA

200 ML di acqua
1 cucchiaino di foglie di salvia (preferibilmente essiccate)

PROCEDIMENTO

Fate bollire l'acqua e versatela sulle foglie. Lasciate in infusione per almeno 10 minuti.
Dolcificate a piacere.

Bevetene una tazza più volte al giorno.
In caso di mal di gola possono essere utili anche i gargarismi:
3 volte al giorno (ovviamente la tisana deve essere fredda)

Gli impacchi con la salvia sono utili contro morsi di insetti.

In cosmetica invece l'estratto di salvia è un eccellente fissatore per profumi. Rafforza le gengive ed è indicato per lo smalto dei denti, (vedi colluttori e dentifrici).

Attenzione però ci sono anche controindicazioni: evitare in GRAVIDANZA e quando si assumono preparati a base di ferro, a dosi elevate puo’ provocare crisi epilettiche e nervose. Non va somministrata nemmeno in ALLATTAMENTO e  non farla assumere agli EPILETTICI e in chi soffre di IPERTENSIONE.

martedì 16 novembre 2010

PLUM-CAKE BICOLORE and NEWS from LONDON...

INGREDIENTI

4 uova
farina bianca
zucchero
burro
cacao in polvere
sale

PROCEDIMENTO

Pesate le uova, quindi calcolate un uguale peso di burro, farina e zucchero. Montate il burro con lo zucchero, aggiungete i tuorli e la farina. Montate a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorporateli al composto del burro. Dicidetelo in due ciotole we in una aggiungete due cucchiai di cacao. Imburrate e infarinate lo stampo rettangolare per plum-cake e versatevi i due composti alternandoli. Infornate per 50 min a 190°C. Fate raffreddare....spolverizzate con zucchero a velo.


DA LONDRA NON SOLO RICETTE MA NUOVE MODE, NUOVE DROGHE...ATTENZIONE PERò!

Si chiama protossido di azoto (gas esilarante), basta inalarlo per ridacchiare in modo incontrollabile, sentirsi euforici ed avere allucinazioni...viene ormai consumato come droga leggera in tutti i party inglesi come fosse innoquo; anche se ormai illegale è facilmente reperibile...In realtà esiste il rischio di danni permanenti se non addirittura la morte...infatti dopo l'inalazione il cervello rimane alcuni secondi senza ossigeno. Quindi guys...un consiglio: consumate più plum-cake che palloncini...

Fonte notizia: XL - La Repubblica nov.2010 


http://it.wikipedia.org/wiki/Ossido_di_diazoto

FOR GIO...ORIGINAL PLUM-CAKE ...

Caro Giorgio, ti trascrivo la tipica ricetta inglese del Plum-cake anche se risulta un po' lunga e laboriosa...oltretutto le prugne sono poco reperibili in questo periodo, quindi ti consiglio la successiva...cmq provale tutte e due...poi mi raccomando fammi sapere...


PLUM-CAKE
INGREDIENTI

750 gr prugne
250 gr burro
250 gr farina bianca
4 uova
200 gr zucchero
1/2 bustina lievito
sale

PROCEDIMENTO

Aprite le prugne a metà e privatele del nocciolo, quindi allineatele su una gratella da forno, sistemata su una leccarda, e farle asciugare a 100°c per circa 4 ore. Infarinate leggermente le prugne essiccate; in una ciotola, servendovi di una frusta elettrica, montate a crema il burro ammorbidito a temperatura ambiente insieme con lo zucchero. Incorporate alla crema così ottenuta le uova, la restante farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale, mescolando il tutto con un cucchiaio di legno. Imburrate e infarinate accuratamente uno stampo rettangolare per plum-cake e versatevi l'impasto a strati, in modo da alternarlo con le prugne infarinate. Trasferite il tutto in forno e lasciatelo cuocere a 180°C per circa un'ora; prima di sfornare fate la prova dello stecchino. Quando il plum-cake sarà completamente cotto, sfornatelo e lasciatelo raffreddare.

NEW YORK, SPIDERMAN E MUFFIN..

Notiziona!!! l'UOMO RAGNO, diventa musical dopo cinque anni di attesa...e molto rock poi, con le colonne sonore degli U2!! l'apertura è stata il 14 novembre e il debutto è previsto per il 21 dicembre, mentre il costo del biglietto è di...tenetevi forte....150 dollari!!

http://www.spin.com/articles/u2s-spider-man-musical-finally-rehearsing

ed ora..."Godetevi il dolce!" (come disse Norman Osborn alzandosi da tavola, a pranzo non ancora finito!!!!)


MUFFIN CON GOCCE DI CIOCCOLATO


INGREDIENTI
 
250 g di farina di grano tenero tipo 00
1 bustina di lievito
100 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 uovo
200 ml di latte fresco intero
100 g di burro
80 g di gocce di cioccolato
burro e farina per gli stampini


PROCEDIMENTO

Setacciare in una ciotola la farina assieme al lievito. Unire lo zucchero, un pizzico di sale e mescolare.
In una seconda ciotola rompere l'uovo e sbatterlo con una forchetta. Unire il latte a filo, mescolando con una frusta da cucina, quindi il burro fuso ed intiepidito sempre mescolando.
Fare un foro al centro della farina e mettervi l'impasto liquido. Mescolare con la frusta per amalgamare bene i due ingredienti. L'impasto dovrà risultare morbido, lucido e colare a nastro.
Unire le gocce di cioccolato e mescolare con un cucchiaio di legno.
Se si utilizzano gli stampini di alluminio imburrarli accuratamente, quindi cospargerli con un velo di farina e soffiare via le eccedenze. Per i pirottini o gli stampi di silicone non occorre invece alcuna preparazione.
Disporre gli stampini su una teglia da forno e riempirli con l'impasto per 1/3 della loro altezza. Con le dosi indicate si preparano in genere 12 muffins.
Cuocere nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti.
Trascorso il tempo indicato spegnere il forno, aprire lo sportello ed attendere 5 minuti prima di sfornare.
Da mangiare freddi.

CREMA CHANTILLY


La ricetta originale venne creata da François Vatel nel 1671 e prevede l'uso di panna montata e zucchero a velo, nello specifico l'utilizzo di 5 parti di panna fresca da montare, 1 di zucchero a velo e vaniglia per aromatizzare.
Fu il principe di Condé a chiedere a François Vatel di organizzare "la più grande festa del secolo" in onore di Luigi XIV. Vatel per ornare le coppe di fragoline, creò questa crema che battezzò con il nome del castello di Chantilly, dove si svolgeva l'evento.
Spesso in Italia il termine crema chantilly viene impropriamente usato anche per indicare l'amalgama di panna e crema pasticcera, un composto dolce che dovrebbe più correttamente essere chiamato crema diplomatica.


INGREDIENTI

250 ml Panna fresca
50 gr zucchero al velo
1 stecco di vaniglia

PROCEDIMENTO

Versate la panna in un contenitore, poi con un coltellino ben affilato, tagliate la bacca di vaniglia per la sua lunghezza e, raschiando, togliete dal suo interno i piccoli semini neri: aggiungete bacca e semini alla panna, chiudete il contenitore con un coperchio e ponetelo in frigorifero per tutta la notte.
L’indomani, filtrate la
panna con un telo di lino o cotone, poi versatela in una ciotola alta e stretta e montatela con uno sbattitore; appena la panna sarà montata, sempre sbattendo, aggiungete gradatamente lo zucchero al velo.


La crema Diplomatica viene generalmente preparata unendo 2/3 di crema pasticcera e 1/3 di crema Chantilly, ma, se si vuole ottenere una crema di consistenza ancora più soffice, si dovranno unire crema e panna in parti uguali.

lunedì 15 novembre 2010

VOGLIA DI MEXICO - TORTILLAS DI MAIS


AHHH...sole, acqua cristallina, sabbia bianca, rigogliosa vegetazione dal colore intenso...questa era la spiaggia di Tulum...dove ho avuto un incontro ravvicinato con una grossa iguana..che bella sensazione, eravamo immobili, le nostre pupille si fissavano intensamente senza battere ciglio, il sangue freddo scorreva nelle vene e con il sottofondo di Sergio Leone scatto per tirare fuori la pistola dalla fondina...ma mi accorgo che ero in costume!!!!! Costume, non avevo bisogno d'altro, camminavo scalza tutto il giorno...soggiornavo in una baracca di di cemento, porta e tetto di canne, e dalla finestrella aperta si vedeva la luna, l'elettricità si staccava alle 7 di sera dopo di che si poteva godere della magica atmosfera delle candele...la cena nel baretto sulla spiaggia dove l'unica portata era il PESCADO pesce freschissimo arrostito alla griglia da mangiare in compagnia dei granchi che passeggiavano allegri sulla sabbia! ...spesso, molto spesso ho una gran malinconia e per sopperire alla mancanza mi butto nei piatti messicani, sicuramente più economici di un volo A/R per Cancun, ma mai paragonabili all'atmosfera e alla commozione nel guardare gli occhi di quei bambini che vendono patatine, pop corn e mais tostato per pochi pesos.

...ecco la ricetta per le

 TORTILLAS DI FARINA DI MAIS

INGREDIENTI
200 gr farina di mais
100 gr farina dipo 00
180 ml circa di acqua o latte
30 gr di strutto
un pizzico di bicarbonato
sale
olio

PROCEDIMENTO

Miscelare le farine, il bicarbonato e il sale. Unire lo strutto a pezzetti e l'acqua. Mescolare e quindi impastare per pochi minuti ricavandone un composto liscio, omogeneo e morbido.
Ungere la pasta con poco olio e conservarla per un'ora in una bacinella coperta con la pellicola. Suddividere la pasta in 12 palline e stenderle il più sottile possibile lavorando con il mattarello su una spianatora infarinata.
Cuocere le tortillas su entrambi i lati in una padella antiaderente o di ferro appena unta per circa un minuto. Far raffreddare coprendo con un canovaccio.
Conservarle ben sigillate per evitare la perdita di umidità.


domenica 14 novembre 2010

QUIZ sulla polenta


..il tempo per votare è scaduto..
la risposta esatta è...
PAIOLO
Il paiolo è un tipo di pentola usata tradizionalmente per preparare la polenta.
Viene costruito in metallo: rame, ghisa, pietra ollare o alluminio.

Se di dimensioni molto grandi era usato per la produzione del formaggio nella casere di montagna, per la cottura dei ciccioli o per il bucato.

COLORinsalata


INGREDIENTI
insalata riccia
arancia
chicchi di melagrana
noci
olio, sale, pepe, aceto balsamico

...per una contorno sfizioso e rinfrescante...
...ottima come cena con l'aggiunta di pecorino a cubetti...

sabato 13 novembre 2010

ZUPPA DI PESCE


Devo dire che ultimamente sto sviluppando una sana dipendenza da pesce...quando al supermercato passo davanti al banco ghiacciato e vedo quelle povere creature a bocca aperta, la mia mente diabolica è lì che elabora già il modo migliore per far felici le mie papille gustative...ecco un piccolo zapping: al vapore, alla mugnaia, saltate in padella, fritte...STOP...rewind ecco sì quello, ho deciso: oggi zuppa di pesce!!
Ovviamente ho dovuto trovare una cavia, oltre alla piccola Camilla che non è attendibile perchè mangia tutto...arriva in mio soccorso la mia amica Francy...e dal momento che ha risposto poco fa alla mia telefonata con voce di chi non sembra affetta di tossicità da cibo...posso suggerirvi la seguente ricetta...

INGREDIENTI
olio
sale
pepe bianco
prezzemolo
aglio
cipolla
peperoncino fresco
seppie
palombo
pannocchie
polipetti o calamaretti
code di mazzancolle
granchi
(io ho preso questi, ma potete scegliere il pesce che più vi piace)
pelati (pomodori)
pane a fette


PROCEDIMENTO
pulite e tagliate a pezzettoni i pesci, sgusciate le code di mazzancolle. In una padella alta fate soffriggere l'aglio nell'olio, toglietelo e buttate peperoncino, cipolla tritata. Versate i pelati tagliati grossolanamente. salate e pepate.
Aggiungete subito le seppie che richiedono un tempo di cottura maggiore, poi il palombo e via via tutti gli altri pesci, lasciando per ultimo le code di mazzancolle che verserete solo un paio minuti prima della fine cottura. Fate cuocere il tutto per 20/25 minuti. Spolverizzate con prezzemolo tritato fresco!
Nel frattempo abbrustolite le fette di pane sotto il grill, strofinatele con uno spicchio d'aglio e impiattate con un mestolo di zuppa e un filo d'olio a crudo...e Buon appetito!!!




venerdì 12 novembre 2010

SAN MARTINO - G.Carducci

 
La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.

giovedì 11 novembre 2010

La Pigrizia

"La pigrizia andò al mercato
e un cavolo comprò,
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Mise l'acqua, accese il fuoco
si sedette, riposò.
Ed intanto, a poco a poco,
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò."

mercoledì 10 novembre 2010

SPAGHETTI POMODORO E BASILICO

http://www.youtube.com/watch?v=2mDaWqC81hw

un piccolo omaggio al grande Toto' ..."Miseria e Nobiltà" ...
ma non viene voglia di tuffarsi veramente in quel ciotolone di spaghetti?!?!?!?
Per preparare un sugo veloce e leggero per la vostra pasta...mmmmmh adoro gli spaghetti!!!!...vi occorre:

uno spicchio d'aglio
olio, sale
passata di pomodoro (o anche pelati)
qualche foglia di basilico

In una padella fate dorare l'aglio nell'olio.
Togliere lo spicchio, versare il pomodoro, e salare.
Aggiungete un mestolino d'acqua se usate la passata, mentre per i pelati non occorre. Far cuocere per 5/6 minuti. Un paio di minuti prima della fine cottura tuffatevi le foglie di basilico che daranno un sapore fresco e unico al vostro sugo.
Condite la pasta scolata al dente facendola saltare mezzo minuto.

CANNellosa TORTA di MELe

INGREDIENTI

1kg di mele
180 gr di farina
2 uova
150 gr di zucchero
6 cucchiai di latte
40 gr di burro
1/2 limone grattugiato
1 bustina di lievito
zucchero a velo


PROCEDIMENTO

Accendete forno a 180° C
Sbucciate le mele, tagliatele a cubetti e spruzzatevi qualche goccia di limone per non farle annerire.
In un recipiente montate le uova con lo zucchero, aggiungendo la scorza grattugiata del limone. Incorporate il burro fuso e freddo, il latte e la farina con il lievito.
Imburrate e infarinate la tortiera, disponete i cubetti di mele, spolverizzate con la cannella e coprite con il composto. Infornate e cuocete per 40 min circa, controllando sempre il colore e facendo la prova dello stecchino (se lo inserite al centro della torta e lo tirate fuori asciutto allora è il momento di sfornare) Solo quando la torta sarà fredda spolverizzate con lo zucchero a velo.
GustateMela tutta!

Rotolo alla Nutella

Su grande richiesta di Cristina...
un po' di dolcezza non guasta mai e allora...non poteva mancare uno dei miei dolci preferiti..il Re del rotolo...


ROTOLO ALLA NUTELLA

INGREDIENTI

3 uova
100 gr di zucchero
100 gr di farina
1 bustina di lievito
1/2 bicchierino di Varnelli
Alchermens
Nutella
zucchero a velo


PROCEDIMENTO

Accendere il forno a 150 °C
Rompere le uova in un recipiente, aggiungere lo zucchero e montare bene finchè non avranno raggiunto una consistenza chiara spumosa. Aggiungere la farina, il lievito e il Varnelli. Continuare a montare per amalgamare il tutto.
Mettere la carta da forno oppure imburrare e infarinare una teglia larga e bassa, va benissimo la leccarda del forno (dicesi leccarda la teglia in dotazione con il forno!!)
Versarci sopra il composto e infornare per 20 min circa, controllate il colore...appena la superficie si sarà colorita occorre sfornare. Rovesciare subito su di uno strofinaccio che vi aiuterà ad arrotolarlo senza scottarvi. Una volta freddo, srotolarlo e bagnarlo con l'Alchermens, magari con l'aiuto di un pennello per dolci (comprare pennello per dolci!!)
Spalmatevi sopra TAAAAANTA Nutella :-) facendo attenzione a non abbondare sui lati. Arrotolate di nuovo e posizionatelo su una fiamminga (o piatto allungato) Spolverizzate con zucchero a velo.
Non abbiate perplessità sui giorni di mantenimento...non durerà a lungo!! Gnam Gnam...

Grazie!!

Mi ha fatto un enorme piacere vedere che ci sono tanti appassionati di cucina, e ringrazio tutti coloro abbiano fatto capolino nel mio blog anche solo per curiosare; spero che continuate a seguirmi con gusto...avventuratevi insieme a me in questo viaggio alla scoperta e riscoperta dei sapori, partecipando attivamente con idee, suggerimenti o richieste...da piccoli semi nascono grandi cose, e allora forza formichine!!

lunedì 8 novembre 2010

POLENTA AI FRUTTI DI MARE

INGREDIENTI: (per 3 persone)

per la polenta
350 gr farina di granturco
1,5 litri di acqua
sale

per il condimento
3/4 calamari
200 gr di code di mazzancolle
sale, pepe bianco
aglio, cipolla, olio,
peperoncino, prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco

PROCEDIMENTO:

Pulite i calamari e tagliateli ad anelli, le teste riducetele a pezzettoni. Pulite le code di mazzancolle e tagliatele grossolanamente.

In una pentola far riscaldare l'acqua salata e prima che raggiunga il bollore versarvi lentamente a pioggia la farina, mescolando continuamente per evitare la formazione dei grumi.

Nel frattempo in una padella far soffriggere nell'olio uno spicchio d'aglio, del peperoncino (fresco è l'ideale) e mezza cipolla tritata fine. Aggiungere gli anelli di calamari e le code di mazzancolle, saltare un paio di minuti finchè non avranno preso colore e sfumare con il vino bianco. Lasciare evaporare...Salare, pepare e agginungere a fine cottura del prezzemolo tritato.

Quando la polenta avrà raggiunto la consistenza desiderata, versatela nei piatti e condite con il sugo di mare. Aggiungete un filo d'olio a crudo. Buon appetito...

domenica 7 novembre 2010

..una domenica alla scoperta del bosco..

E' stata una giornata caldissima considerato il mese di novembre..quale occasione migliore per fare un giro in montagna? Panini, mele, zaino in spalla, macchina fotografica inseparabile amica...così io e mia figlia Camilla siamo partite per la raccolta delle castagne..ci siamo ritrovate in un mondo quasi irreale, la varietà e le sfumature dei colori che la natura offre in questo periodo è veramente impressionante: verde, giallo, arancio, rosso...camminare su un tappeto di foglie gialle è impensabile anche per il più ricco dei Re...fermarsi ad ascoltare il silenzio che ti circonda e la voce del vento e dei piccoli abitanti del bosco è un'ottima terapia contro il caos settimanale...ecco le castagne timide, ben nascoste! Tra risate e scherzi il tempo vola, guardiamo il nostro bottino, ci possiamo accontentare! E nella via del ritorno quelle castagne e il sorriso di Camilla  valevano più di ogni altra cosa...poco dopo i bei frutti tondi e saporiti sono finiti nel nostro pancino, ma la soddisfazione di una bimba per aver scoperto ed apprezzato la generosità della natura rimarrà impressa per sempre nel suo cuore e negli occhi della mamma...

sabato 6 novembre 2010

..il mio lavoro..

..ora ho 31 anni e da due lavoro in un piccolo bar paninoteca che per il momento sforna anche dei primi e secondi piatti classici, etnici e a volte alternativi secondo quanto frulla nella testa della sottoscritta. Credo che il mio pezzo forte siano i dolci...non riesco a trattenermi dal farli, per non parlare del mangiarli!! All'inizio li facevo per scaricare il nervoso..quando mi sentivo troppo tesa ecco che aveva la meglio quel povero quaderno di cucina con tutte le mie migliori ricette tassativamente ricopiate a mano, tramandate con cura da bisnonne, nonne e zie..cosa c'è di più rilassante del fare un ciambellone? Mettere insieme gli ingredienti, veder crescere la spuma chiara e piena di bollicine creata dall'unione perfetta tra uova e zucchero, amalgamare quel composto denso, morbido e versarlo così imponente nello stampo con il buco...e quando è il momento di sfornarlo, il profumo pervade tutta la cucina e la tua soddisfazione cresce, cresce..e senza aiuto del lievito poi! Il ciambellone è una cosa che mi ricorda la mia infanzia..ce n'era sempre uno a colazione, con le gocce di cioccolato oppure il bigusto...il momento più bello della giornata era inzuppare le fette nel caffèlatte..ne erano sufficienti due per prosciugare la tazza!!
Ora preparo dolci regolarmente sia per il bar sia per casa, torte, biscotti, ciambelline, crostate, mousse, creme e sono sempre alla ricerca di nuove idee; a volte sperimento, cambiando o aggiungendo qualche ingrediente, a volte con successo altre no...ma che importa il mio quaderno delle ricette non lo saprà mai :-)

venerdì 5 novembre 2010

..il mio primo ristorante..

...avevo sette anni quando io e la mia sorellina giocavamo nel nostro ristorante all'aperto...le panchine di cemento disposte ai lati della piazzetta erano i tavoli numerati, sullo sfondo quel magico viale alberato sembrava infinito...Come prima cosa la spesa...la ricerca degli ingredienti fondamentali per la realizzazione delle specialità del giorno: i gambi e le grandi foglie dell'ippocastano, e i gusci turgidi e spinosi delle castagne si trasformavano in posate, capienti piatti e tazzine...e poi arrivavano i primi clienti..spaghetti verdi di erba, castagne arrosto, carpaccio di mele, insalata mista di margherite e petali di rosa, involtini di foglie profumate...tutto veniva cucinato con tanto amore, assaggiato e accuratamente impiattato...per poi poter gustare una tazza di caffè a fine servizio con quel sorrisetto pieno di soddisfazione...