ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.
9 novembre 1945
- Cesare Pavese
- in memore del grande poeta italiano...
- un piatto semplice preparato con pochi ingredienti, anche se in tempo di guerra sarebbe stata una vera e propria chicca...
- ZUPPA PAVESE
- INGREDIENTI
- 4 fette di pane raffermo
- 200 gr sedano
- 200 gr carota
- 200 gr cipolla
- 200 gr finocchio
- 80 gr parmigiano
- 4 uova
- olio extravergine
- sale, pepe
- PROCEDIMENTO
- Tagliate a dadini le verdure, rosolatele velocemente nell'olio, salatele, pepatele e bagnatele con circa 2 litri d'acqua.
- Portate a bollore e lasciate cuocere per circa 30°C. Tostate il pane, suddividetelo nel fondo di ciascun piatto, sgusciatevi sopra l'uovo, che deve essere freschissimo, e cospargete ogni porzione con il formaggio grattugiato. Filtrate il brodo ormai pronto, riportatene a bollore un litro e versatelo nei piatti; il calore darà consistenza all'albume lasciando il tuorlo fluido.
- Secondo la tradizione, la ricetta ebbe origine da un episodio che vide protagonista Francesco I di Francia il quale, durante la battaglia di Pavia, fu fatto prigioniero e subito dopo condotto presso una cascina vicina per rifocillarsi (Cascina Repentita).
La leggenda narra che la contadina, presa alla sprovvista, non trovò di meglio che servire all’illustre ospite una zuppa composta da ciò che aveva al momento disponibile, inventando quindi la famosa zuppa.
Francesco I di Francia, tornato in patria dopo un anno di prigionia, introdusse a corte questa zuppa che ebbe un tale successo da divenire ben presto una celebre pietanza destinata a fama secolare.